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Cos’è Industria 5.0

L’Industria 5.0 si configura come un modello collaborativo di impresa, evidenziando una stretta cooperazione tra l’uomo e la macchina. Il suo obiettivo principale è quello di conferire un valore aggiunto alla produzione attraverso la creazione di prodotti personalizzati, attenti alle esigenze dei consumatori e all’ambiente circostante. Questa evoluzione naturale dall’Industria 4.0 è alimentata dal rapido sviluppo delle tecnologie 4.0, soprattutto nei settori dell’ICT, dell’intelligenza artificiale e della robotica. Questi progressi stanno dando vita a sistemi Cyber Physical (CPS) e dispositivi IoT sempre più avanzati.

A differenza dell’Industria 4.0, l’Industria 5.0 si configura come una Collaborative Industry, caratterizzata dalla sinergia tra macchine e esseri umani. L’obiettivo finale rimane quello di conferire un valore aggiunto alla produzione attraverso la creazione di prodotti personalizzati che rispondano alle esigenze dei consumatori.

Secondo la prospettiva dell’Unione Europea, l’Industria 5.0 è in grado di portare benefici significativi all’industria stessa, ai lavoratori e alla società nel suo complesso. Questa visione è espressa nel documento della Commissione intitolato “Industry 5.0: verso un’industria europea sostenibile, incentrata sull’umanità e resiliente”.

Cosa prevede il piano

Il piano propone una serie di incentivi suddivisi in tre moduli distinti, ciascuno focalizzato su specifici obiettivi. Uno di essi riguarda l’efficienza energetica, un altro è dedicato all’autoconsumo, mentre il terzo si concentra sulla formazione. Le percentuali degli incentivi previsti per la transizione ecologica saranno determinate in base ai progressi dimostrati nell’ottica del miglioramento dei consumi energetici.

Il Piano Transizione 5.0 avrà una dotazione iniziale di 6,3 miliardi di euro per il periodo 2024-2025, aggiungendosi alle risorse già destinate al piano Transizione 4.0. Questi due incentivi opereranno in modo complementare: mentre il Transizione 4.0 continuerà a sostenere l’acquisto di beni 4.0, il piano Transizione 5.0 fornirà incentivi per gli investimenti in beni e attività volti a generare risparmi energetici o a migliorare l’efficienza energetica.

Quali vantaggi

Il piano Transizione 5.0 introduce una serie di crediti d’imposta associati alle spese sostenute dalle imprese nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, mirate a promuovere investimenti in tre specifiche aree:

  1. Acquisto di beni strumentali, materiali o immateriali, 4.0.
  2. Acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili, escludendo le biomasse.
  3. Spese per la formazione del personale, focalizzate sulle competenze necessarie per la transizione verde.

Le attività intraprese in queste aree dovranno dimostrare risultati misurabili in termini di efficienza energetica o risparmio di energia. L’entità del beneficio fiscale sarà progressiva, aumentando in proporzione ai miglioramenti ottenuti.

Il Piano Transizione 5.0 prevede la definizione di almeno tre aliquote legate a due possibili benefici:

  1. Per gli investimenti in beni 4.0, l’entità del risparmio energetico ottenuto nei processi specifici designati. Tale risparmio dovrà essere almeno del 5% rispetto ai consumi precedenti per gli stessi processi.
  2. Per le attività non legate a processi specifici designati, la riduzione del consumo finale di energia di almeno il 3%.

Le misure saranno declinate meglio nei decreti attuativi che il Governo emanerà nelle prime settimane del 2024

Quali sono i requisiti per l’ammissione degli investimenti agli incentivi

Affinché un progetto possa essere considerato ammissibile nel contesto del piano Transizione 5.0, è necessario che sia certificato “ex ante” da un valutatore indipendente. Questa certificazione dovrà attestare che il progetto di innovazione soddisfi i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione complessiva del consumo di energia.

Successivamente, una seconda certificazione “ex post” sarà richiesta per convalidare l’effettiva realizzazione degli investimenti, garantendo il rispetto delle disposizioni stabilite nella certificazione “ex ante”.

Le certificazioni dovranno essere inviate ad una piattaforma nazionale in sviluppo dedicata.

Come supportiamo i nostri partner

Le attività che svolgiamo sono:

  1. Analisi preventiva dei potenziali investimenti aziendali (macchinari, impianti produttivi, impianti di produzione di energia)
  2. Verifica dei requisiti aziendali (presenza di un gestionale, livello di digitalizzazione e automazione esistenti, tipologia dell’investimento)
  3. Analisi e diagnosi energetica secondo le specifiche richieste Industria 5.0 (Decreti in attesa di pubblicazione)
  4. Definizione delle azioni da intraprendere per ottenere l’idoneità del bene secondo i principi di Industria 4.0
  5. Definizione degli interventi da attivare per ottenere l’idoneità secondo i principi Industria 5.0
  6. Affiancamento e supporto per permettere l’acquisizione delle idoneità secondo Industria 4.0 e 5.0
  7. Redazione delle perizie (Industria 4.0) e delle diagnosi energetiche (Industria 5.0)

Quindi le nostre azioni sono di consulenza e orientamento, di progettazione e di redazione documentale per l’accesso ai benefici fiscali.